Se hai una copertura in amianto (eternit) e stai valutando la rimozione, il bonus amianto 2025 può ridurre molto i costi: esistono detrazioni fiscali per privati, contributi a fondo perduto per le aziende e bandi regionali che facilitano l’intervento.
In questo articolo spiegheremo come funzionano le principali opportunità e come possiamo aiutarti passo dopo passo.
- Cos’è il bonus amianto 2025 e come funziona
- Privati: Bonus ristrutturazioni ed Ecobonus
- Aziende: Bando ISI INAIL 2025
- Altri aiuti: Decreto FER2 e bandi regionali
- Quanto costa smaltire l’amianto e come ridurre la spesa
- Perché affidarsi a Eredi Pisoni per rimozione, bonifica e smaltimento
- FAQ — domande utili sul Bonus Amianto 2025
Cos’è il bonus amianto 2025 e come funziona
Il “bonus amianto” non è un singolo incentivo ma l’insieme delle agevolazioni accessibili per sostenere rimozione, bonifica e smaltimento di materiali contenenti amianto. Per i privati le strade principali sono il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus quando la bonifica è parte di un intervento di efficientamento energetico.
Le aziende possono invece accedere a contributi a fondo perduto come il Bando ISI INAIL 2026. In pratica: a seconda del tuo caso (privato, condominio, impresa) cambiano aliquote, massimali e modalità di richiesta.
Privati: Bonus ristrutturazioni ed Ecobonus
Per i lavori su abitazioni il Bonus Ristrutturazioni permette di ottenere detrazioni sulle spese sostenute per la rimozione dell’amianto (aliquota 36% per il 2025 con tetto, secondo le disposizioni vigenti). Se la rimozione è collegata a un intervento che aumenta l’efficienza energetica (es. coibentazione, integrazione fotovoltaica) puoi valutare l’Ecobonus (percentuali e requisiti tecnici variano). Importante: i pagamenti devono essere tracciabili (bonifico parlante) e va inviata la documentazione richiesta in dichiarazione dei redditi o a ENEA quando necessario.
Noi di Eredi Pisoni aiutiamo a scegliere la combinazione più vantaggiosa e a predisporre la documentazione per non perdere le agevolazioni.
Aziende: Bando ISI INAIL 2026
Se sei un’azienda, il Bando ISI INAIL 2026 è la bussola: prevede contributi a fondo perduto (tipicamente fino al 65% delle spese ammissibili, con tetti massimi indicati nel bando; esempio pratico: rimborso fino a 130.000 € in casi recenti). Copre interventi come rimozione e smaltimento dell’amianto, rifacimento della copertura, perizie e anche l’installazione di dispositivi di sicurezza (linee vita).
I requisiti includono la regolarità contributiva e l’iscrizione alla Camera di Commercio; l’accesso avviene via portale INAIL e, come ormai noto, molte volte con modalità “click day”. Per partecipare serve pianificazione tecnica e documentazione precisa: noi ti assistiamo nella progettazione e nella compilazione della domanda.
Attenzione però, la pubblicazione del bando per il 2026 è prevista per il dicembre 2025.
Altri aiuti: Decreto FER2 e bandi regionali
Se sostituisci una copertura in eternit con un impianto fotovoltaico, il Decreto FER2 può offrire incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili; in pratica puoi abbinare bonifica + fotovoltaico per massimizzare il ritorno economico.
Inoltre molte Regioni e Comuni pubblicano bandi locali con contributi diretti o IVA agevolata. Noi monitoriamo le opportunità locali e ti indichiamo le migliori combinazioni (bando regionale + detrazione fiscale + eventuale contributo ISI INAIL).
Quanto costa smaltire l’amianto e come ridurre la spesa
Il costo di rimozione e smaltimento dell’amianto varia in funzione della superficie, della tipologia di copertura e della complessità del cantiere (accessibilità, presenza di materiali frantumati, tipologia di amianto).
Indicativamente, i prezzi al m² possono oscillare: per avere cifre precise serve un sopralluogo. Grazie a incentivi ed ecobonus, la spesa effettiva per il committente può ridursi anche sensibilmente. Offriamo sopralluogo gratuito e preventivo dettagliato, con indicazione delle agevolazioni applicabili.
Perché affidarsi a Eredi Pisoni per rimozione, bonifica e smaltimento
Rimuovere amianto è un’operazione che richiede competenza, autorizzazioni e strumenti certificati. Devi rivolgerti ad aziende iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali (categorie 10A/10B per rimozione, categoria 5 per il trasporto).
Noi di Eredi Pisoni siamo operativi da oltre 60 anni su coperture civili e industriali e offriamo: sopralluogo tecnico, gestione pratica per incentivi, rimozione a norma, trasporto in discariche autorizzate e rifacimento della copertura. In pratica: ci occupiamo di tutto, compresa la documentazione per ottenere il bonus amianto 2025.
Il bonus amianto 2025 è un’opportunità reale per mettere in sicurezza il tetto del tuo edificio risparmiando risorse. Se vuoi valutare costi, possibili incentivi e tempi d’intervento, contattaci: faremo un’analisi rapida e ti proporremo la soluzione più conveniente e conforme alle normative.
FAQ — domande utili sul Bonus Amianto 2025
Il bonus amianto 2025 copre anche l’analisi e la certificazione del materiale?
Spesso sì: molte agevolazioni (es. Bando ISI) ammettono perizie, analisi e direzione lavori. Per le detrazioni fiscali i costi tecnici possono rientrare nelle spese ammissibili, ma è fondamentale verificare il caso specifico.
Posso cumulare il bonus amianto con altri incentivi edilizi?
In molti casi è possibile (es. Bonus Ristrutturazioni + Ecobonus o bandi regionali + contributo ISI) ma la cumulabilità dipende dalle regole dell’incentivo. Ti aiutiamo a verificare e massimizzare le opportunità.
Quanto tempo serve per ottenere il rimborso fiscale del Bonus Ristrutturazioni?
Le detrazioni fiscali vengono ripartite in anni (es. 10 rate per molte agevolazioni). I rimborsi fiscali seguono i tempi della dichiarazione dei redditi; il rimborso effettivo dipende dalla tua situazione fiscale.
Posso richiedere il bonus amianto per una seconda casa o un immobile ereditato?
Sì: i soggetti legittimati (proprietari, nudo proprietario, usufruttuario) possono generalmente accedere alle detrazioni anche per seconde case o immobili ereditati, salvo condizioni specifiche. Controlliamo la titolarità della pratica insieme a te.
Quali documenti servono per partecipare al Bando ISI INAIL?
Serve documentazione tecnica dettagliata (progetto, preventivi, perizie), visura camerale, DURC (regolarità contributiva) e compilazione telematica tramite il portale INAIL secondo le istruzioni del bando. Ti assistiamo nella raccolta e nella presentazione della domanda.