L’impermeabilizzazione del tetto è un intervento che consente di prevenire le infiltrazioni d’acqua e si differenzia dalla coibentazione, che invece serve a non disperdere il calore.
Se un tetto quindi non è impermeabilizzato nel modo corretto, possono presentarsi danni strutturali e compromettere l’integrità di tutto l’edificio. Inoltre, le infiltrazioni possono dare luogo ad un ambiente poco sano e presentare macchie di umidità o problemi di muffa.
Impermeabilizzazione tetto, come avviene e vantaggi
La prima cosa da controllare prima di procedere all’impermeabilizzazione del tetto è se sono presenti infiltrazioni. Appurato ciò, sarà possibile decidere se occorre un intervento superficiale oppure totale, rifacendo per intero la copertura.
Subito dopo si deve effettuare la pulizia. Vengono eliminati gli inibitori di legame al fine di permettere la perfetta adesione dei nuovi materiali che verranno utilizzati.
Si passa poi alla scelta delle materie prime, e va fatta basandosi sulle caratteristiche del tetto.
La maggior parte delle membrane liquide presenti sono siliconi o acrilici. Le coperture in acrilico necessitano di un rinforzo in tessuto e non drenano in modo corretto l’acqua, invece le membrane di silicone hanno un’ottima funzionalità contro il ristagno dei liquidi e la loro installazione è piuttosto semplice.
L’alternativa è costituita dalle membrane bituminose, un materiale che deriva dal petrolio e ha buone capacità impermeabilizzanti. Oppure le membrane autoadesive, queste non hanno bisogno di altre protezioni e si applicano a freddo, quindi ideali se il tetto non può venire a contatto con il calore.
I vantaggi dati dall’utilizzo di prodotti impermeabilizzanti quando non sono ancora presenti infiltrazioni d’acqua o danni strutturali aiuta a mantenere la casa in ottima salute.
Impermeabilizzare tetto in legno, si può?
Se, quindi, l’impermeabilizzazione è fondamentale per mantenere un edificio in salute, per i tetti in legno diventa obbligatoria, dato che è un materiale poroso, vivo e molto più delicato.
Se si ha un tetto in legno è necessario utilizzare qualche accortezza in più. Naturalmente a differenza delle coperture in cemento o metallo, per l’impermeabilizzazione di un tetto in legno non è possibile utilizzare materiali che necessitano di un’applicazione a fiamma.
Vediamo come impermeabilizzare un tetto in legno, quali tecniche e che prodotti usare per un risultato sicuro ed efficace:
- le resine impermeabilizzanti hanno un alto grado di impermeabilizzazione penetrando nella struttura del legno rendendola più rigida, ma conservando traspirabilità e elasticità, e quindi bloccando il passaggio dell’acqua e il possibile formarsi di muffa e umidità;
- i teli impermeabilizzanti e traspiranti prevengono le infiltrazioni d’acqua e allo stesso tempo isolano dai fenomeni di condensa interstiziale;
- le guaine liquide servono a formare una sorta di manto che protegge e isola la superficie evitando la formazione di muffe e funghi. Il compito di queste guaine è allontanare condensa, umidità e muffa che a lungo andare potrebbero creare gravi problemi alla struttura.
Impermeabilizzazione tetto piano, come?
Per impermeabilizzare un tetto piano è possibile usare gli impermeabilizzanti di tipo liquido oppure a resine, la loro stesura nei punti difficili come rialzi e angoli è molto più semplice rispetto ad altri metodi.
La condizione da tenere presente è il materiale che si utilizza: deve essere compatibile con la superficie da impermeabilizzare, quindi, è necessario prestare attenzione ai materiali già utilizzati in precedenza.
Le resine e le guaine liquide vengono applicate a rullo o a pennello tenendo conto dei tempi brevi di asciugatura del prodotto. Si possono utilizzare anche le membrane per impermeabilizzare un tetto piano, ma richiederanno più tempo per la posa e maggiore attenzione ai punti critici.
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